VENEZIA CAPITALE DELL’IDROGENO: SIGLATO ACCORDO TRA COMUNE E CITTA’ METROPOLITANA DI VENEZIA, ENI E TOYOTA
Venezia Mestre, 05 settembre 2019 – Venezia sperimenta la mobilità a idrogeno, il carburante che rilascia allo scarico esclusivamente vapore acqueo. Ieri pomeriggio a Mestre, nell’ambito degli eventi organizzati per la ‘Japan Week’ dalla Fondazione Italia Giappone, il Comune e la Città Metropolitana di Venezia, Eni e Toyota hanno firmato un accordo finalizzato a valutare la realizzazione di una stazione di rifornimento a idrogeno nel territorio del Comune di Venezia.
L’accordo prevede che, in caso di conclusione positiva dello studio di fattibilità che sarà subito avviato, Eni renda operativa una stazione di rifornimento di idrogeno in una delle stazioni di servizio della società situate nel territorio comunale veneziano, che sarà individuata entro il 31 dicembre 2019, mentre Toyota metterà a disposizione una flotta di 10 Mirai che verrà rifornita nell’impianto di rifornimento di Eni.
Questo accordo si inserisce nel quadro della collaborazione già avviata da tempo da Toyota, Eni, Comune e Città metropolitana di Venezia per la realizzazione di un progetto sperimentale finalizzato alla promozione della mobilità sostenibile e a basse emissioni nel territorio veneziano, e segna un passo concreto verso la realizzazione di una rete di distribuzione che permetta la circolazione di mezzi alimentati ad idrogeno.
«A Venezia, una delle città più resilienti del mondo – ha esordito il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – siamo partiti dal presupposto che la sostenibilità ambientale fa sempre il paio con il tema delle risorse economiche. Vogliamo dimostrare che l’attenzione all’ambiente non deve essere percepita come un costo per la collettività, ma diventa volano per l’economia circolare. Un esempio per l’Italia e l’Europa che nasce nel cuore produttivo ed industriale di Porto Marghera. Con Eni e Toyota implementiamo una partnership pubblico-privata che punta alla ricerca ed innovazione a ricaduta produttiva».
«L’idrogeno è una molecola che già usiamo nelle nostre attività – ha dichiarato Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni – in particolare nel ciclo bio della raffinazione, principalmente per rimuovere l’ossigeno dalle cariche vegetali, dagli oli usati di frittura, grassi animali e altri scarti con cui a Porto Marghera produciamo biocarburanti. Abbiamo inoltre iniziato a investire studiando tecnologie per la sua produzione a partire dai rifiuti solidi urbani e dalle plastiche non riciclabili, oltre che per la mobilità, di cui l’accordo sottoscritto oggi rappresenta un importante milestone per un futuro low carbon. L’idrogeno costituisce un tassello importante nel percorso di de-carbonizzazione di Eni per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. Con le stazioni di idrogeno, Eni intende rafforzare ulteriormente la sua offerta di carburanti a basso impatto ambientale: in una rete di 4.400 impianti, 3.500 erogano Eni Diesel+, il gasolio che contiene il biocarburante prodotto nella bioraffineria di Venezia e da poco anche da quella di Gela, mentre circa 200 impianti erogano metano (di cui 2 GNL) e presto anche bio-metano».
«Oggi è un giorno molto importante per lo sviluppo dell’infrastruttura di rifornimento d’idrogeno in Italia e siamo orgogliosi di fare la nostra parte insieme con Venezia e con Eni, due partner d’eccellenza, che condividono con noi obiettivi ed ideali di sostenibilità – ha dichiarato Mauro Caruccio, AD di Toyota Motor Italia. Siamo convinti del potenziale dell’idrogeno per favorire il processo di decarbonizzazione della nostra società. Nel percorso verso una mobilità a zero emissioni avrà un ruolo da protagonista e complementare con altre soluzioni tecnologiche elettrificate. Per questo motivo abbiamo iniziato ad investire nello sviluppo della tecnologia a celle a combustibile oltre 20 anni fa e nel 2014 abbiamo introdotto Mirai, prima berlina ad idrogeno prodotta in serie, frutto della continua evoluzione della piattaforma ibrida-elettrica di Toyota».
-------------------------------------------------------------------------------------
Toyota è leader mondiale nel settore delle motorizzazioni elettrificate con oltre 13 milioni di vetture ibrido-elettriche vendute nel mondo dal 1997. Questo conferma un impegno concreto nel contribuire a realizzare una mobilità sostenibile, grazie all’abbattimento dei climalteranti (CO2) e dei fattori inquinanti nocivi per la salute dell’uomo (NOx). Le emissioni di NOx sono infatti inferiori di oltre il 90% rispetto al limite previsto dalla vigente normativa, ad esempio su Yaris Hybrid le emissioni di ossidi di azoto sono solamente 6 mg/km, rispetto al limite previsto dei 60 mg/km delle vetture benzina Euro6 e degli 80 mg/km dei diesel Euro6. Yaris Hybrid, come tutta la gamma Full Hybrid Electric Toyota, è già omologata secondo la nuova normativa di omologazione WLTP in vigore dal 1° settembre 2018. La tecnologia Full Hybrid Electric è di semplice utilizzo, capace di gestire in modo autonomo la sinergia di funzionamento tra motore termico e motore elettrico, in modo esclusivo o combinato, nell’ottica del miglior compromesso possibile tra efficienza energetica, emissioni, e prestazioni di guida.
Toyota crede inoltre nella realizzazione di una società totalmente sostenibile, nella quale ognuno possa superare i propri limiti avvalendosi di sistemi di mobilità che non siano legati soltanto alle automobili e che consentano di muoversi liberamente e senza ostacoli e barriere, fisiche e sociali. E’ questo l’obiettivo della campagna globale ‘Start Your Impossible’, attraverso la quale Toyota promuove il valore della inclusività [Mobility for All]. In quest’ottica è stato scelto in Italia il Toyota Team, formato da atleti italiani appartenenti alle varie discipline Olimpiche e Paralimpiche italiane.